Verso la fine del secolo V, l'Irpinia era controllata dai Goti, che ne furono padroni fino al 553, quando proprio in Campania, subirono sconfitte decisive ad opera dei Bizantini.
All'inizio del 1500 la popolazione di Montella era distribuita in undici parrocchie. Sembrò opportuno, per migliorare l'assistenza spirituale dei fedeli e la collaborazione tra i sacerdoti, riunire i parroci in un collegio con sede nella chiesa di S. Maria in Piano.
I luoghi migliori in Irpinia per lanciarsi col parapendio sono il Montagnone di Nusco, Serrapullo a Montella, Andretta, Senerchia, Colliano e Cairano. In quest'ultimo paese, ogni anno si organizza nella seconda quindicina di agosto la Testa dell'Aria.
Giulio Capone
Nato a Montella nel 1863, Capone aveva coltivato molto presto la passione per gli studi classici, formandosi dapprima nel seminario di Nusco e poi al liceo classico di Napoli, dove si era trasferita la sua famiglia in seguito all’esito sfavorevole delle elezioni del 1876 e alle conseguenti dimissioni del padre da sindaco di Montella. Un percorso di formazione culminato con la laurea in lettere e filosofia e in legge. La poesia popolare, il dialetto e la glottologia saranno il centro dei suoi interessi, frutto di uno studio intenso e appassionato. Fu autore di una preziosa antologia per le scuole agrarie e per gli istituti tecnici premiata dal Ministero dell'Agricoltura per i criteri scientifici adottati per la stesura. Notevole sarà il suo contributo al dibattito letterario, attraverso pubblicazioni su riviste napoletane del tempo come "Napoli letteraria" e "Cronaca Partenopea". Aveva appena ventotto anni quando si spense a Napoli nel 1892.
Mena la funa
E' lui ad implorare l'amata a lanciargli la fune dal balcone per poterla raggiungere. Minaccia la futura suocera e qualora non acconsentisse alle nozze, riuscirebbe comunque a portarla via con sé.