Montella si arrese, nel giugno del 1441, ad Alfonso d'Aragona, che, l'anno seguente, era il sovrano di un vasto regno, che comprendeva, in Spagna, l'Aragona, la Catalogna, Valenza e le Baleari e, in Italia, il Napoletano, la Sicilia e la Sardegna.
Nel 1532, per la guerra e le malattie, al Monte non vi era più nessun abitante e nel 1554 il Capitolo cedette le chiese di S. Marco e di S. Maria, ormai non più elencate tra le parrocchie, al Monte di Pietà. Questo ente ricostruì più ampia la chiesa di S. Maria e vi edificò accanto il convento.
Per chi volesse vivere un giorno nella natura incontaminata della nostra Irpinia, si consiglia una passeggiata di suggestivo effetto: La Valle della Caccia, sita nel comune di Senerchia, sul lato destro del Sele.
Francesco Scandone
Il più importante storico irpino degli ultimi tempi. Ha pubblicato la storia documentat di Avellino, Montella, Cassano Irpino, Bagnoli Irpino, S. Angelo dei Lombardi.
Giacchino Cappetta
E' la filastrocca che narra del Rione Serra, privo persino di un calzolaio. Tra un bicchiere di vino e l'altro, di chi canta, viene fuori la miseria imperante del tempo.