Le tribù irpine si riunivano in leghe parziali che avevano per centro un'altura, un luogo fortificato, dove convenivano per il mercato, per i sacrifici, per l'amministrazione della giustizia ed, in caso di guerra, potevano trovare un rifugio con il bestiame.
Nel 1500, essendo fermo per guasti il mulino di Baruso, i cittadini dovevano andare a macinare in quello del Bagno, molto lontano dal paese. Per evitare questo inconveniente, nel 1565, l'Università ottenne di costruire un mulino comunale sul Fiume Calore.
Una passeggiata singolare di sicura suggestione è quella di visitare le numerose fontane di Nusco, Il balcone d'Irpinia, così denominato per la sua altitudine, che si apre sulle valli del Calore, dell'Ofanto e dell'Ansanto.
Ngimm'a lo ponte re Santa Lucia
Un giovane viene invitato ad andare a caccia sul Ponte di Santa Lucia. Mentre cerca di sparare ad una colomba, alla vista di una donna viene colpito al cuore dall'amore. Il sangue viene così raccolto in una piccola caraffa. Dopo un anno quel sangue, di primo amore, cerca ancora pietà.