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Monumenti

Il Castello

Il carattere di costruzione nella parte pi antica peculiare dei  Romani, anche se la struttura d'insieme viene assegnata ai  Longobardi.

Essa consta di un quadrilatero quasi regolare, chiuso da un alto muro, assai largo, sul quale potrebbero camminare due persone di fronte.
Nel lato, che guarda ad oriente, s'apre una porta ad arco, fiancheggiata da due torri: rimane in piedi quella a destra di chi entra, quadrata, in cui vi una capace e profonda cisterna.

A sinistra vi sono di passo in passo delle piccole torri rotonde, simili ad altre, che si osservano dal lato sud, tutte dalla parte interna inserite nel muro. Questo, a sud, dalla parte esterna, fu rincalzato, da una specie di scarpata, per rinforzarne le fondamenta.

Nell'angolo sud-ovest si eleva un'alta torre rotonda anch'essa fornita di cisterna, la cui acqua si scorge da un'apertura, fatta in tempi recenti, a colpi di scalpello. Nel grosso muro dell'antica cinta, attaccato a questa torre, si scorge a poca distanza una grande porta, simile a quella di ingresso. Da questa si accede nell'ala occidentale, aggiunta al castello nel medioevo. Dal lato nord l'antica cinta rivelata solo da una grande apertura, che mette nell'altra ala, aggiunta anche essa nel medioevo.

Nelle aggiunte non vi sono torri. Il muro esterno sembra fuso nel bronzo, cos appare saldo, e tutto di un pezzo.
Alla porta principale, dall'esterno, si oppone, un rivellino in gran parte diruto. Anche una tale disposizione dell'entrata accenna all'antica scienza delle fortificazioni, e ci rimenda a tempi, anteriori a quelli dei Longobardi.

Costruzione romana anche il Cisternone, ampio locale, dalle mura e dalle volte solidissime, destinato a immagazzinare molte migliaia di ettolitri di acqua potabile. Non c' dubbio che quella costruzione doveva provvedere nell'estate ai bisogni di quella parte della popolazione, che si era raccolta nella cinta murata, la quale si estende ai piedi del castello, poich solo convogliando, per mezzo di un acquedotto le acque invernali, che scendono da Sassetano, e conservandole, si poteva avere abbondanza di acqua freschissima anche nei mesi caldi; giacche tutto quel colle, e gli altri circostanti, come accade nelle rocce calcaree, sono privi di sorgenti.

Nessun monumento antico rimasto per in quel sito, tranne un bassorilievo, adattato a un'apertura nella parte inferiore della torre esterna nord-orientale. L'espressione infantile del viso, il vestimento, e le serpi strette nelle mani sembra che accennino a un Ercole, che si libera dai fastidiosi rettile mandati da Giunone per strangolarlo.


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