Per gli abitanti della valle era necessaria una piazza, il forum, che fu costruita tra il Bagno e la Bollentina e contro eventuali sommosse irpine, i Romani, costruirono un castello a mezza costa del monte Sassetano.
Il privilegio concesso ai frati da Filippo d'Angiò è la prima notizia, storicamente documentata, intorno al convento.
Nell'inverno del 1221 San Francesco d'Assisi, di passaggio per Montella, si recò nel bosco di Folloni, per convertire i briganti. Calata la sera, trovò riparo sotto i rami di un elce, che sorgeva là dove sta ora l'altare maggiore della sua chiesa.
Ne hanno parlato Cicerone, Plinio, Cecilio II, Diodoro Siculo, Tito Livio, Dante Alighieri e Virgilio, che la descrive così: Qui si mostra un'orrenda spelonca e gli spiragli del crudele Dite, un'ingente voragine apre pestifere fauci al fiume Acheronte che prorompe. Questa è la Mefite, una delle porte dell'inferno.
Aitanella
Aitanella è una giovane fanciulla che va in giro a cavallo e fa innamorare il giovane che l'incontra. Lui ne canta la bellezza e l'abbigliamento e si rammarica di non avere soldi sufficienti a costruire un nido d'amore. Anche Aitanella ha lo stesso rammarico, ma dice chiaramente che se avesse avuto quei dieci ducati, avrebbe certamente sposato un salernitano più ricco e meno cafone di lui.
Castagna di Montella
E' prodotta nei castagneti dei comuni di Montella, Bagnoli Irpino, Nusco, Cassano Irpino, Volturara Irpino e Montemarano. Deriva per almeno il 90% dalla varietà "Palummina" e presenta pezzatura media o medio - piccola.