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Itinerari

Valle della Caccia

Tratto dal Libro Sulle orme del lupo di Carmine Palatucci Ed. Altirpinia

Per chi volesse vivere un giorno nella natura incontaminata della nostra Irpinia, si consiglia una passeggiata di suggestivo effetto: La Valle della Caccia, sita nel comune di Senerchia, sul lato destro del Sele. Per raggiungere la località, sia per chi proviene dal salernitano che da Avellino, consigliamo l'uscita a Contursi Terme per poi proseguire verso Senerchia. Arrivati al paese, basta seguire la segnaletica sulla strada comunale che porta fino all'entrata dell'oasi. Giunti sul posto, ci accoglie una cascata alta più di cinque metri. Una bevuta di acqua pura e fresca è necessaria per iniziare la passeggiata. Soffermiamoci a consultare la bacheca rustica che indica le piante e la fauna del sentiero da percorrere. Seguiamo il sentiero Acque Bianche che prende nome dall'omonimo torrente con il letto costituito da roccia calcarea che gli dà una colorazione biancastra.

Attraversando vari ponti in legno su altrettanti ruscelli ci immergiamo nella natura. Querce, aceri, frassini, ginestre, faggi, rovi e il pino nero autoctono fanno ala al nostro passaggio. E' il clima caldo umido che permette questa rigogliosa vegetazione. Numerose anche le specie di fiori: ranuncolo, tarassaco, margherite, primule, violette, ciclamini, nonché alcune orchidee selvatiche. Non sono da meno le erbe officinali: la cicuta minore, l'ortica, il verbasco, la bardana, la valeriana e le felci. Lungo il cammino troviamo i cartelli che indicano le specie di animali che ivi dimorano: il cinghiale, la volpe, la faina, il tasso, la martora, vari tipi di mustelidi e la rarissima lontra; animale quasi estinto in Italia per via dell'inquinamento e l'incanalamento dei corsi d'acqua. Essa, insieme al pino nero, è il simbolo di quest'oasi naturalistica.

Fra gli uccelli annoveriamo: la poiana, il gufo, la civetta, l'upupa, il cuculo, ecc.; non mancano i rettili: vipera, cervone, biacco, biscia, ramarro e lucertola. Nel torrenti sguazza la trota fario. La passeggiata continua sempre seguendo il sentiero che diventa tortuoso e in salita. Dopo un po' si entra in una gola formata dal torrente. Dalle pareti gocciolano mille rigagnoli illuminati dai raggi del sole che creano nel visitatore una sensazione da fiaba. Fanno da contorno tassi centenari (pianta longeva sempreverde i cui semi del frutto sono velenosi), muschio e felci. Molto suggestive le incavature nel lato sinistro della parete scaturite dall'erosione dell'acqua. Sempre salendo, inerpicandoci sul massi del torrente, ci appare all'improvviso la Cascata Acque Bianche. Ne valeva la pena! E' bellissima! E' uno scroscio d'acqua alto 25-30 metri. La sensazione è quella di essere entrati in un documentario ambientalista. Ci sediamo per riempirci gli occhi di tanta bellezza ed ascoltare lo scroscio dell'acqua che ci isola dal mondo e dagli affanni della quotidianità.

Grazie Irpinia per averci regalato tanto splendore!

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